28 ottobre 2011

Volvo Ocean Race, il racconto a puntate.

incontri minacciosi sulla rotta per Alicante
Tornare in Spagna è sempre piacevole, ma reimmergersi nell'atmosfera particolare dell'evento velico mondiale, esattamente come avvenne ormai più di quattro anni fa con la 32nd America's Cup a Valencia è un'emozione difficilmente descrivibile. A differenza della precedente esperienza, l'evento non durerà mesi ma pochi giorni. In pratica, il conto alla rovescia è già iniziato. Non starò qui a descrivere cosa sia la Volvo Ocean Race nei dettagli, sarà sufficiente dire che è una regata attorno al mondo con tappe di durata variabile che possono arrivare a durare diverse settimane. Questo significa che per settimane, e non per ore, gli equipaggi dovranno affrontare insidie fisiche, psicologiche, tecniche e metereologiche, rischiando letteralmente la pellaccia in caso di concomitanza di eventi sfortunati. Non è una regata per tutti, questo è chiaro.Il mio compito in tutto ciò? Documentarla al meglio per conto della trasmissione "Diario di Bordo" in onda su Sky Sport. La mia compagna? La Panasonic Ag-Af101 accessoriata di tutto punto, il mio inseparabile Sachtler DVII, tre diverse tipologie di microfoni, una gopro hero e la consueta voglia di portare a casa belle immagini che possano diventare emozioni per gli spettatori del piccolo schermo.
movida nel Race Village di Alicante
Si parte a Fiumicino alle 10:20 di stamattina, per arrivare con un pò di ritardo intorno alle 12:00 a Valencia. Rivedere la città delle arti e delle scienze dall'alto è stato un tuffo nei ricordi di quattro anni fa. Poi il trasferimento ad Alicante, città che ospita la partenza di questa edizione della Volvo Ocean Race 2011. Arrivati nell'area portuale, un'addetta stampa italiana ci conduce nell'accreditation room, dove ritiriamo i nostri badge, e finalmente si inizia a lavorare: interviste, colore, e un pò di ambientazione che non guasta mai. Il villaggio della regata appare colorato, chiassoso e molto movimentato, adorno come al solito di negozi ufficiali, megastand dei vari team, piccole e grandi attrazioni, dal simulatore di regata al grinder challenge, passando per troupe di vari paesi e per il filmato 3D ufficiale. Bhe, ce n'è per tutti i gusti. Ma quello che colpisce è l'aria di attesa che trasudano le barche dei team in gara, ormeggiate silenziosamente le une accanto alle altre, buie e deserte. I velisti si stanno concendendo le ultime giornate di relativo riposo, ed è palese a tutti che tra poco per loro inizierà un distacco dalla terraferma che durerà mesi. Ovviamente ci saranno delle tappe, dei porti in giro per il mondo dove sosteranno qualche giorno prima di ripartire. Manrecuperare forza fisica serve a poco se il tuo problema è legato alla sopportazione di condizioni durissime e selettive, o a pressioni psicologiche dovute all'estrema combattività degli altri equipaggi. Questo, insomma, non è altro che un prologo. E spero di avere tempo per raccontarvi tutto. Dal vostro inviato ad Alicante, Spagna, per il momento è tutto.
P.D.

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