26 maggio 2011

" Art & Aperitif" al Grand Hotel de la Minerve

la splendida vista dal roof-terrace
Se siete tra coloro che pensano che Roma sia una bella città, vi sbagliate. Definirla "bella" infatti non è sufficiente, e gli aggettivi perdono di significato quando si osserva la Città Eterna dall'invidiabile prospet- tiva del roof terrace  del Grand Hotel de la Minerve, a pochi passi dal Pantheon.



alcune opere nella suggestiva cornice del roof-terrace
Come ci siamo arrivati? Semplice: Paolo Gioannini e Pietro Di Nocera hanno organizzato l'evento conteni- tore, mentre Silvia Quintili, in qualità di curatrice della collettiva allestita nell'altana dell'hotel ci ha coinvolti nel gradito compito della comunicazione di Art & Aperitif, ed eccoci qua! Sei piani più in alto del solito, confusi tra i numerosi invitati e gli appassionati di arte, ad ammirare estasiati un panorama incantevole in compagnia di quadri, foto d'autore e musica dal vivo. Questo è il segreto di"Art & Aperitif": coniugare la raffinata ambientazione dell'Hotel de la Minerve con la gioia sensoriale di un brindisi al sapor di ponentino. Un'occasione troppo ghiotta per lasciarcela sfuggire. "Art & Aperitif": tenete d'occhio questa accoppiata seducente, ma mi raccomando: il dress code rigorosamente da cocktail! 
"Art & Aperitif" negli scatti di Max Littera

05 maggio 2011

"La misura del confine" al Nuovo Cinema Aquila

la locandina de "La misura del confine"
Tornano gli aggiornamenti del nostro web-magazine dopo un periodo intensissimo di lavoro di cui presto vi racconteremo tutti i particolari e mostreremo i risultati. 
Ma ora parliamo d'altro, e vi segnaliamo un film in programmazione al Nuovo Cinema Aquila, al Pigneto, Roma: "La misura del confine", film sperimentale di Andrea Papini ambientato in un  rifugio al confine tra Val d’Aosta e Piemonte: il Vigevano. 

"Il rifugio – raccontano gli autori - fu costruito nei primi del ‘900 in occasione della spedizione della regina Margherita di Savoia in vetta al Monte Rosa -  ed è dotato di diversi saloni con affacci su panorami mozzafiato. Il luogo è diventato il teatro di posa, per interni ed esterni, della intera realizzazione di questo film.  La montagna è sia lo sfondo della vicenda sia il contenitore delle storie di coloro che la montagna la abitano e la sfidano.

Tutto il progetto filmico è pensato come un laboratorio, sia per gli attori che hanno vissuto per due settimane di seguito nello stesso luogo delle riprese, sia per la regia, che ha concentrato in un film di 79 minuti storie di irrazionali passioni umane, prima fra tutte quella per la montagna, continuamente sfidata dagli abitanti che la circondano, spesso anche a costo della vita."

 Anche la distribuzione indipendente del film e' un progetto da laboratorio. Andrea Papini se ne occupa in prima persona tramite accordi con sale indipendenti in varie citta' d'Italia, locandine e manifesti prodotti in proprio,  Mymovies, youtube e  email per la pubblicita' sul web.
Perciò non rimane che augurare in bocca al lupo al regista Papini e a tutto il cast tecnico e artistico del film, e Buona Visione agli spettatori de "La misura del confine", in programmazione al Nuovo Cinema Aquila di via Aquila, Roma, dal 6 al 12 maggio, in attesa di  accomodarci anche noi in sala.