20 dicembre 2010

Come vincere la guerra...degli auguri più originali.

il team SOCOM in posa per Garage32
Il Natale si avvicinava a suon di Jingle Bells, e una valanga di luoghi comuni e frasi già sentite rischiavano di intossicarci per l’ennesima volta. Come sfuggire alla fiera della banalità? Ignorando il tutto e pensando alla Befana? Troppo semplice. Ecco cosa abbiamo escogitato, nel nostro piccolo, per rendere tutto più divertente.

Novembre 2010. Massimo, tra uno scatto e un fotoritocco, suggerisce a me e ad Anna che sarebbe un peccato perdere l’occasione di mandare gli auguri dello studio a tutti i nostri amici e clienti, con una cartolina realizzata tutta da noi di Garage32. Ma dovevano essere auguri speciali. Auguri che non avreste dimenticato facilmente. Impresa non semplice, e per questo ancora più appetitosa. Ci spremiamo le meningi per qualche tempo e ZAC! Ecco l’idea giusta. Fuggendo dal buonismo commerciale, decidiamo che il nostro augurio sarà basato sull’ironia. E chiamiamo uno dei gruppi di softair più quotati qui a Roma, gli amici del team SOCOM. I quali, messi al corrente del progetto, accettano con entusiasmo.
All’indomani della session, il tempo stringe. Dobbiamo preparare i layout, studiare la prospettiva, l’ambientazione giusta, e correre a comprare gli accessori mancanti. L’11 dicembre, poche ore prima dell’arrivo del team Socom, la nostra sala posa brulica di attività: chi prepara i costumi, chi invecchia le parrucche, chi si dedica a studiare pose alternative per non rimanere sprovvisti di idee una volta giunti alla fase di fotoritocco e impaginazione. Ed ecco arrivare i nostri amici del team SOCOM Luca “Steele” Spallacci, Ugo “Fisher” Sciortino, Fabio “Hooten” Avellini e Marco “Reynard” De Benedetti, e assieme a loro, tonnellate di accessori bellici.
“Come, bellici?” direte voi. Eh si. Perché il softair, per chi non lo sapesse, è, secondo la definizione di Wikipedia, “(…) un’attività ludico-ricreativa di squadra basata sulla simulazione di tattiche militari”. Come quando eravamo piccoli e giocavamo con i soldatini. Solo che ora i praticanti del softair sono diventati grandi e possono giocare in grande stile, usando fedeli riproduzioni di armi (che sparano innocui pallini, e sono abbinate alle protezioni obbligatorie), divise moderne e antiche, e simulando battaglie e guerriglie, espugnando postazioni nemiche, sminando ponti, recuperando documenti militari top-secret e molto altro. Costi quel che costi.
Il tutto dominato dal fair-play, come ci racconta Luca Spallacci:
"E' proprio vero che l'abito non fa il monaco e questo hobby/sport ne è la prova. Il fair play al primo posto e la violenza all'ultimo, se non proprio fuori dalla porta. C'è più astio in una partita di calcetto tra amici. Che dire agli scettici? Beh, provare per credere!"
una session fotografica agguerrita


Quindi niente di più di un gioco, praticato da persone comuni e tutt’altro che guerrafondaie. E che il più delle volte si conclude con simpatiche grigliate e grandi risate tutti insieme, amici e “nemici”. E dato che anche noi di Garage32 amiamo giocare, ecco in anteprima qualche scatto di backstage. Ovviamente non vi mostriamo ancora il soggetto principale, ma si avvicina il momento di mandare a tutti la nostra cartolina natalizia, perciò…pazientate e ne vedrete delle belle!

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